martedì 27 settembre 2011

Odd Obsession

Odd Obsession
L'anziano rinomato antiquario Kenmochi (Ganjirô Nakamura) non riesce ad accettare la perdita della virilità dovuta all'età avanzata, scoprendo che l'unico antidoto che gli permette di tornare giovane è la gelosia nei confronti della bella moglie Ikuko (Machiko Kyô). Spinto da questo desiderio di ritrovata virilità, sarà lui stesso a creare situazioni ambigue tra la moglie e il giovane assistente del dottore che lo ha in cura, Kimura, (Tatsuya Nakadai) fidanzato della figlia Toshiko (Junko Kano).


Odd Obsession Recensione di Picchi
Tratto dal romanzo “La chiave” dell'acclamato autore Jun'ichiro Tanizaki, la storia, qui narrata dalla mano dello sceneggiatrice Natto Wada e girata dal grande Kon Ichikawa (“L'arpa Birmana”; “Fires on the plain”), differisce dalla storia originale, soprattutto in narrazione. Nel libro infatti le vicende della famiglia e dei pensieri dei coniugi Kenmochi si rivelano attraverso i loro diari, mentre nel film i loro intenti non sono conosciuti e sta agli spettatori interpretarli. Inoltre “la chiave” da cui poi prende il titolo stesso non ha un vero simbolismo come nel romanzo, tant'è che compare solo una volta.
L'erotismo di Kagi (titolo originale) è implicito, mai ostentato. Non ci sono scene veramente spinte, ma le immagini lasciano intendere molto e, in occasione dell'uscita il film suscitò scalpore per la sua audacia. Ad esempio nella scena delle fotografie queste non vengono mai mostrate alla telecamera ma lo spettatore, attraverso le espressioni dei personaggi, scopre cosa vi è rappresentato.
Il regista, subito dopo aver presentato i personaggi, li fa agire mostrando i loro veri intenti. Questi appariranno veramente chiari soltanto alla fine, quando ormai le carte saranno scoperte si riveleranno ognuno per la loro vera natura “malata”, ognuno agirà mosso unicamente dai propri desideri fino a perdere la ragione, rendendo secondaria anche la morte. Un ritratto di una famiglia borghese giapponese con tutte le sue contraddizioni che epiloga in un finale tragico, lasciandoci un amaro sorriso per la sua assurdità. Ambientato principalmente nella casa dei Kenmochi, i colori sono spenti e scuri come ad evidenziare l'atmosfera e gli stati d'animo dei protagonisti.


Odd ObsessionMachiko Kyô, che qui interpreta l'enigmatica e devota moglie Ikuko, la conosciamo già per aver girato nelle pellicole di Kenji Mizoguchi come “Ugetsu Monogatari”, “Akasen Chitai” e per la sua partecipazione a “Rashomon” di Akira Kurosawa: degna di nota la sua interpretazione, insieme a quella del giovane assistente Kimura interpretato dal giovane Tatsuya Nakadai, conosciuto per aver recitato in capolavori di Akira Kurosawa tra cui ricordiamo “Ran”, “Kagemusha - l'ombra del guerriero” e “La sfida del samurai” e per essere stato inoltre il pupillo del regista Masaki Kobayashi ("Human Condition", "Harakiri", "Black River", "Samurai Rebellion", ecc...).

Odd ObsessionNel 1983 Tinto Brass trasse spunto dal libro di Jun'ichiro Tanizaki per girare la sua versione di “La Chiave” ambientato a Venezia con Stefania Sandrelli.






Ringrazio tantissimo Cignoman di AsianWorld per la revisione dei sottotitoli e per l'aiuto nel redigere la recensione.

Sottotitoli in italiano
 (Versione: 1,09)
sub ita

Trailer

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