domenica 25 settembre 2011

Mukhsin

Mukhsin è un dodicenne con una situazione familiare difficile. La madre lo ha abbandonato per sfuggire alle violenze del marito, il fratello maggiore arrabbiato con il mondo annega nell’alcol il suo malessere. Quando lascia il suo villaggio per andare a trascorrere le vacanze estive dalla zia conosce Orked e la sua famiglia, amorevole e moderna. Orked è una ragazzina di dieci anni che odia stare con le coetanee, preferisce giocare con i maschi e assistere alle partite di calcio. I due diventano amici.


Recensione di Fabiojappo
“Everyone has a first love story to tell”. Tutti hanno una prima storia d’amore da raccontare. Yasmin Ahmad (1958-2009) ce lo ricorda attraverso i primi turbamenti sentimentali di Mukhsin in un film dalla leggerezza nostalgica che scorre lieve, scandito dalla dolce melodia del keroncong (genere musicale indonesiano) e dalla malinconia di una canzone come “Ne me quitte pas” (il famoso brano di Jacques Brel interpretato anche da Nina Simone).

Intorno alle vicende di Mukhsin e Orked (personaggio femminile già presente nei precedenti film di Yasmin Ahmad) si intrecciano scene di vita di un villaggio malese con protagonista soprattutto la famiglia di lei, i suoi genitori così moderni e stravaganti rispetto al mondo tradizionale che li circonda.
Sono alcuni dei momenti migliori del film insieme alla tenera semplicità delle scene che mostrano Mukhsin e Orked mentre fanno un giro in bici, si arrampicano sugli alberi, fanno volare un aquilone. Cose che abbiamo fatto un po’ tutti, momenti che il film evoca con grande delicatezza.

Così "Mukhsin" diventa un po' un viaggio nel tempo spingendoci, come fosse una piacevole brezza estiva, a ricordare quell’istante in cui abbiamo capito di essere innamorati per la prima volta, quelle iniziali sofferenze d’amore che ci apparivano così devastanti e a cui oggi ripensiamo con il sorriso, con dolcezza. Un film soave.



”The minute I heard my first love story
I started looking for you, not knowing.
how blind that was.
Lovers don't finally meet somewhere.
They're in each other all along”.
(Jelaluddin Rumi)






(versione 698)

Trailer


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